作曲 : Miori, Oxa, Panella La musica perchè tu sei distante da chi lo sai benissimo e da cosa la musica che invece ti ci porta e dice al canto "vieni, fatti accanto" come l'occhio vicinissimo al suo pianto il sorriso vicinissimo alla bocca l'anima con l'anima gemella la musica di finestre chiuse e aperte la musica di corpi vicini come guance sui violini la musica di abbracci come timpani e tamburi una grancassa il sole ad occidente la musica non è niente se non spande la tovaglia sopra un tavolo di legno che oscilla come i flauti la marcia dei bicchieri il pane sparso il campo giallo e arso oppure umidità le gocce sulle foglie la solitudine di uno scoglio in mare il rosso del fiatare nelle trombe i clarini che fanno volare le farfalle nulla è taciuto dalle note queste note che si chiamano do re mi fa sol la si anche l'amore fa sol la si anche se mi fa sola sì le casse traforate e le penombre dentro le chitarre le dita, quelle dita di una vita insistenti sui tasti tra i capelli arpeggi e polpastrelli le dita sopra il collo gli archi tesi sul ventre come il tremito dei fiati la musica è niente se tu non hai vissuto e ballo come se mi dovessero cadere dalle dita gli anelli e come se io volessi uscire con il corpo dalla mia collana la testa è passata la testa è passata e io da spudorata sulla terra con i miei piedi scalzi ballo come un vaso di fiori che cade e ballo come se volessi distruggermi alla fine spezzarmi come il filo che tiene le perline le gocce di sudore perdute come i baci dell'amore (Grazie a marckarlock per questo testo)
作曲 : Miori, Oxa, Panella La musica perchè tu sei distante da chi lo sai benissimo e da cosa la musica che invece ti ci porta e dice al canto "vieni, fatti accanto" come l'occhio vicinissimo al suo pianto il sorriso vicinissimo alla bocca l'anima con l'anima gemella la musica di finestre chiuse e aperte la musica di corpi vicini come guance sui violini la musica di abbracci come timpani e tamburi una grancassa il sole ad occidente la musica non è niente se non spande la tovaglia sopra un tavolo di legno che oscilla come i flauti la marcia dei bicchieri il pane sparso il campo giallo e arso oppure umidità le gocce sulle foglie la solitudine di uno scoglio in mare il rosso del fiatare nelle trombe i clarini che fanno volare le farfalle nulla è taciuto dalle note queste note che si chiamano do re mi fa sol la si anche l'amore fa sol la si anche se mi fa sola sì le casse traforate e le penombre dentro le chitarre le dita, quelle dita di una vita insistenti sui tasti tra i capelli arpeggi e polpastrelli le dita sopra il collo gli archi tesi sul ventre come il tremito dei fiati la musica è niente se tu non hai vissuto e ballo come se mi dovessero cadere dalle dita gli anelli e come se io volessi uscire con il corpo dalla mia collana la testa è passata la testa è passata e io da spudorata sulla terra con i miei piedi scalzi ballo come un vaso di fiori che cade e ballo come se volessi distruggermi alla fine spezzarmi come il filo che tiene le perline le gocce di sudore perdute come i baci dell'amore (Grazie a marckarlock per questo testo)